4 Marzo 2024

Il ruolo dell’osteopatia nella terapia delle disfunzioni gnatologiche

La terapia più all’avanguardia le disfunzioni temporo mandibolari e cranio cervico mandibolari prevede un l’approccio multidisciplinare, nell’ambito del quale specialisti come l’osteopata, il fisioterapista , l’otorinolaringoiatra, il neurologo, lo psicologo affiancano lo gnatologo nella cura del paziente.
1 Marzo 2024

Acufene: fattori che ne facilitano la percezione e il ruolo del Distretto Cranio Cervico Mandibolare

L’acufene in quanto prodotto dell’ attività elettrica spontanea del nervo uditivo, può rimanere all’interno del nostro sistema nervoso centrale anche per tanto tempo, senza che noi ce ne rendiamo conto. Esistono dei fattori in grado di accelerare la risalita dell’acufene alla corteccia cerebrale e quindi fattori che facilitano la percezione dell’acufene.
1 Marzo 2024

Bite: quando è controindicato il suo utilizzo

In numerosi casi l'utilizzo del bite dentale non va a risolvere il problema ma va a peggiorare lo stato di salute del paziente. In questi casi un bite deve essere adattato alle necessità del paziente per risultare efficente alla risoluzione del problema gnatologico.
1 Marzo 2024

Impieghi del bite dentale oltre il bruxismo

Esistono differenti impieghi del bite che non sono legati al bruxismo. In questo articolo si andrà ad esaminare alcuni casi in cui si va ad adottare il bite. Uno di questi, è legato all'uso del bite dentale in ambito sportivo per migliorare le performance atletiche.
1 Marzo 2024

Bruxismo e Bite

I Bite dentali sono un dispositivo medico molto utilizzato in gnatologia e molto spesso vengono applicati come supporto durante il percorso di cura a chi soffre di bruxismo.
15 Febbraio 2024

Cos’è l’acufene? Caratteristiche, sintomi, cause e legame con la gnatologia

L’acufene, noto anche con il termine “tinnito”, è un disturbo dell’udito. Nella maggior parte dei casi si tratta della percezione di una sensazione uditiva, come un suono o un fischio, ma in assenza di una stimolazione sonora proveniente dall’ambiente esterno. Il paziente sente un suono che non è presente nella realtà e per questo è definito suono fantasma, fantom sound.